domenica 5 ottobre 2008

Vegpyramid

La dieta vegetariana degli italiani

Nel corso degli ultimi decenni i concetti che stanno alla base della Scienza della Nutrizione, in particolare l'adeguatezza nutrizionale di una dieta e le sue implicazioni sulla salute, hanno fatto sì che la dieta sia riconosciuta come la variabile dello stile di vita più efficace nell'influenzare, nel bene e nel male, lo stato di salute. Essa è in grado di esercitare effetti positivi nella prevenzione e nel trattamento delle principali malattie del mondo occidentale e per questo ha assunto un ruolo insostituibile nel campo della medicina preventiva.


A partire dall'analisi dell'adeguatezza nutrizionale di una dieta a base vegetale e analizzando la stretta interrelazione tra alimentazione e salute, queste Linee Guida dietetiche presentano i diversi cibi e gruppi alimentari, corredandoli delle informazioni pratiche e di esempi di menu, utili alla realizzazione di una dieta ottimale a base vegetale. Dieta che a livello internazionale trova proprio la sua più recente rappresentazione nella VegPyramid.

Gli ultimi studi sono concordi nell'affermare che qualunque dieta sana, anche se onnivora, deve basarsi principalmente su cibi vegetali. Per questo i consigli contenuti in questa guida non si prefiggono solo di aiutare i vegetariani italiani a operare scelte alimentari che siano all'insegna dell'adeguatezza nutrizionale, secondo le raccomandazioni dietetiche nazionali e internazionali, ma possono essere utilizzati da chiunque abbia a cuore la propria salute.

7 commenti:

pfafff ha detto...

sono d'accordissimo su quanto scritto. il problema è semmai quello di trovare un pasto vegetale fuori dalle mura di casa.
a Polverara ammazzano un toro intero, a Torreglia c'è il festival della pappardella e del gran fritto di pesce, a Grisignano la trippa... in un ristorante se chiedo dei fagioli mi presentano quelli in scatola...

qui a padova la situazione è deprimente. almeno a firenze c'era la ribollita.

le accociazioni dei ristoratori dovrebbero pensare anche a questa minoranza. Così come i paninari (venditori di panini).

le regioni dovrebbero promuovere alcune linee guida, ma forse mi sto spingendo troppo oltre. basterebbero i ristoratori.
saluti

dr. Luciana Baroni, MD ha detto...

ci arriveremo...

Anonimo ha detto...

sto spulciando e trovo interessante il suo blog peccato che fermo al 2008 ci regali altri articoli
cordiali saluti
www.chefmarco.splinder.com

marco costanzo ha detto...

Ho bisogno di un aiuto da parte di un medico vegetariano. Vorrei che un medico mi rispondesse al seguente quesito: Un vegetariano deve necessariamente prendere degli integratori alimentari per supplire ad eventuali carenze vitamino-proteiche?
Grazie per la risposta che aiuterà molta gente.
Marco

dr. Luciana Baroni, MD ha detto...

la risposte è:
-un latto ovovegetariano non necessita di nessun integratore
-un vegano deve integrare la B12

-chiunque rischia la carenza di vitamina D se non si espone al sole.

webmaster ha detto...

Che bello questo blog, sul mio blog gli ho assegnato un premio.

Anonimo ha detto...

Ho letto il suo libro "Veg Pyramid". Ho tentato anche di seguire la sua dieta, perchè anch'io sono convinto della nocività della carne. Tuttavia nei menù descritti nelle ultime pagine del libro c'è da parte mia una difficoltà a consumare tutti i giorni i legumi e non riesco a trovare nella mia zona prodotti quali "tofu"- "seitan" - "tempeh".
Luigi Macchiarelli