di Luciana Baroni
Presentazione dell'intervento al convegno
"La salute negata"
Bari, 26-27 ottobre 2007
Il programma del convegno
Blog con commenti al convegno
Nella Foto: Luciana Baroni con Pino Africano, organizzatore e moderatore del convegno
Le raccomandazioni alimentari in grado di fornire i migliori consigli per mangiare sano devono essere costruite sull’evidenza scientifica derivante dagli studi che hanno indagato i rapporti tra dieta e salute, e contestualmente devono essere esenti da conflitti di interesse di ogni sorta.
Abbiamo ormai a disposizione una vasta mole di ricerche, iniziate alla metà dello scorso secolo, sugli effetti di una dieta a base vegetale sulla salute. E’ importante sottolineare che, se all’inizio gli studi si focalizzavano sui rischi di carenza, nel corso dei decenni, e soprattutto negli ultimi 10-20 anni, il focus della ricerca si è sempre più incentrato sugli effetti di questi cibi, e dei nutrienti in essi contenuti, nella prevenzione e nel trattamento delle principali malattie croniche.
In sintesi, la ricerca attuale evidenzia che i vegetariani hanno un rischio ridotto di molte malattie croniche, quali soprappeso-obesità, ipercolesterolemia, ipertensione e diabete mellito, nonché una ridotta mortalità per cardiopatia ischemica rispetto ai controlli non-vegetariani. Un miglioramento di queste condizioni è stato inoltre ottenuto sui pazienti in studi clinici controllati che utilizzino interventi con diete a base vegetale.
In vasti campioni di popolazione generale, al pari, si conferma come il consumo di cibi vegetali risulti protettivo nei confronti di molti tipi di cancro, malattie cardiovascolari, diabete mellito e mortalità totale, condizioni che appaiono invece favorite dal consumo di cibi animali.
Tutti i cibi vegetali risultano protettivi per la salute, ma non è noto che in minima parte quali siano i nutrienti utili in essi contenuti, ai quali sia da riferire questa azione. Pur essendo un’illusione ben incentivata dal mercato fiorente degli integratori, è demenziale pensare di poter assemblare quei pochi nutrienti protettivi noti e ottenere gli stessi benefici dati dai cibi che li contengono. Infatti, nessun integratore ha dimostrato di riuscire a ottenere questo risultato, non solo, in alcuni casi questa illusione si è rivelata un vero boomerang e ha causato esattamente l’effetto contrario a quello atteso. Sono i cibi vegetali nella loro interezza a essere indispensabili per il mantenimento della salute, non alcuni dei loro “ingredienti”!
Sappiamo inoltre per certo che i cibi animali non sono necessari ma che soprattutto, alle dosi nelle quali vengono raccomandati, e ancor peggio, alle dosi ancora superiori alle quali vengono mediamente assunti, danneggiano il nostro organismo.
Ecco quindi come sostenere l’importanza di una dieta a elevato o esclusivo contenuto di cibi vegetali nelle raccomandazioni nutrizionali sia una posizione in linea con le conoscenze scientifiche attuali e, perché no, un atto d’amore verso un prossimo la cui salute è sempre più messa a rischio da informazioni la cui mancata fondatezza è già stata, ampiamente, dimostrata: solo che nessuno lo deve sapere.
Costretta dalla totale assenza di indicazioni da parte degli organismi ufficiali del nostro Paese, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV ha formulato una proposta di Linee Guida per un’alimentazione equilibrata e sana a base vegetale, raccolte sul sito web http://www.vegpyramid.info/.
Sulla base di quelle che sono le indicazioni delle più prestigiose e qualificate associazioni e istituzioni che si occupano di alimentazione vegetariana, anche la VegPyramid raccomanda di costruire la dieta su abbondanti quantità e varietà di cibi vegetali, distinti in gruppi alimentari.
Cereali integrali, legumi, frutta secca e altri cibi ricchi di proteine (come i derivati della soia e del glutine di frumento), verdura, frutta e piccole quantità di oli vegetali scelti con attenzione, privilegiando le fonti vegetali di omega-3 come l’olio di semi di lino e di soia, nonché il consumo regolare di cibi ricchi di calcio e di fonti affidabili di vitamina B12, sono in grado di fornire una dieta equilibrata e adeguata, nel contesto della quale l’eventuale consumo di cibi animali indiretti, come latte e uova, non è essenziale.
Questo tipo di indicazioni potranno essere utilizzate come base anche da chi non voglia rinunciare completamente ai cibi animali, ma stia acquisendo la responsabilità della propria salute: una dieta onnivora, infatti, per essere sana deve essere costruita su larghe varietà e quantità di cibi vegetali naturali, da utilizzare per dare “il senso” al piatto, riservando i cibi animali alla stregua di “spezie”, che in piccole quantità daranno quel sapore a cui molti, per abitudine acquisita, non sanno o non vogliono rinunciare.
Presentazione dell'intervento al convegno
"La salute negata"
Bari, 26-27 ottobre 2007
Il programma del convegno
Blog con commenti al convegno
Nella Foto: Luciana Baroni con Pino Africano, organizzatore e moderatore del convegno
Le raccomandazioni alimentari in grado di fornire i migliori consigli per mangiare sano devono essere costruite sull’evidenza scientifica derivante dagli studi che hanno indagato i rapporti tra dieta e salute, e contestualmente devono essere esenti da conflitti di interesse di ogni sorta.
Abbiamo ormai a disposizione una vasta mole di ricerche, iniziate alla metà dello scorso secolo, sugli effetti di una dieta a base vegetale sulla salute. E’ importante sottolineare che, se all’inizio gli studi si focalizzavano sui rischi di carenza, nel corso dei decenni, e soprattutto negli ultimi 10-20 anni, il focus della ricerca si è sempre più incentrato sugli effetti di questi cibi, e dei nutrienti in essi contenuti, nella prevenzione e nel trattamento delle principali malattie croniche.
In sintesi, la ricerca attuale evidenzia che i vegetariani hanno un rischio ridotto di molte malattie croniche, quali soprappeso-obesità, ipercolesterolemia, ipertensione e diabete mellito, nonché una ridotta mortalità per cardiopatia ischemica rispetto ai controlli non-vegetariani. Un miglioramento di queste condizioni è stato inoltre ottenuto sui pazienti in studi clinici controllati che utilizzino interventi con diete a base vegetale.
In vasti campioni di popolazione generale, al pari, si conferma come il consumo di cibi vegetali risulti protettivo nei confronti di molti tipi di cancro, malattie cardiovascolari, diabete mellito e mortalità totale, condizioni che appaiono invece favorite dal consumo di cibi animali.
Tutti i cibi vegetali risultano protettivi per la salute, ma non è noto che in minima parte quali siano i nutrienti utili in essi contenuti, ai quali sia da riferire questa azione. Pur essendo un’illusione ben incentivata dal mercato fiorente degli integratori, è demenziale pensare di poter assemblare quei pochi nutrienti protettivi noti e ottenere gli stessi benefici dati dai cibi che li contengono. Infatti, nessun integratore ha dimostrato di riuscire a ottenere questo risultato, non solo, in alcuni casi questa illusione si è rivelata un vero boomerang e ha causato esattamente l’effetto contrario a quello atteso. Sono i cibi vegetali nella loro interezza a essere indispensabili per il mantenimento della salute, non alcuni dei loro “ingredienti”!
Sappiamo inoltre per certo che i cibi animali non sono necessari ma che soprattutto, alle dosi nelle quali vengono raccomandati, e ancor peggio, alle dosi ancora superiori alle quali vengono mediamente assunti, danneggiano il nostro organismo.
Ecco quindi come sostenere l’importanza di una dieta a elevato o esclusivo contenuto di cibi vegetali nelle raccomandazioni nutrizionali sia una posizione in linea con le conoscenze scientifiche attuali e, perché no, un atto d’amore verso un prossimo la cui salute è sempre più messa a rischio da informazioni la cui mancata fondatezza è già stata, ampiamente, dimostrata: solo che nessuno lo deve sapere.
Costretta dalla totale assenza di indicazioni da parte degli organismi ufficiali del nostro Paese, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana-SSNV ha formulato una proposta di Linee Guida per un’alimentazione equilibrata e sana a base vegetale, raccolte sul sito web http://www.vegpyramid.info/.
Sulla base di quelle che sono le indicazioni delle più prestigiose e qualificate associazioni e istituzioni che si occupano di alimentazione vegetariana, anche la VegPyramid raccomanda di costruire la dieta su abbondanti quantità e varietà di cibi vegetali, distinti in gruppi alimentari.
Cereali integrali, legumi, frutta secca e altri cibi ricchi di proteine (come i derivati della soia e del glutine di frumento), verdura, frutta e piccole quantità di oli vegetali scelti con attenzione, privilegiando le fonti vegetali di omega-3 come l’olio di semi di lino e di soia, nonché il consumo regolare di cibi ricchi di calcio e di fonti affidabili di vitamina B12, sono in grado di fornire una dieta equilibrata e adeguata, nel contesto della quale l’eventuale consumo di cibi animali indiretti, come latte e uova, non è essenziale.
Questo tipo di indicazioni potranno essere utilizzate come base anche da chi non voglia rinunciare completamente ai cibi animali, ma stia acquisendo la responsabilità della propria salute: una dieta onnivora, infatti, per essere sana deve essere costruita su larghe varietà e quantità di cibi vegetali naturali, da utilizzare per dare “il senso” al piatto, riservando i cibi animali alla stregua di “spezie”, che in piccole quantità daranno quel sapore a cui molti, per abitudine acquisita, non sanno o non vogliono rinunciare.
1 commento:
Sono compiaciuto di aver conosciuto un altro paladino dell' alimentazione corretta che è anche medico, come Lei.
Con Pino Africano non ci siamo ancora incontrati, ma ci siamo sentiti telefonicamente e via e-mail diverse volte e stiamo valutando la possibilità di estendere qualcuna delle sue iniziative culturali dalle mie parti (sono residente a Parma).
Le ho scritto anche per comunicarLe che ho inserito un suo video trovato su Youtube nel mio post "Latte, il mito di pasta frolla" sul mio blog www.membri.miglioriamo.it/unaltropuntodivista.
Sullo stesso blog ho parlato naturalmente anche di Pino Africano nel post "Lasalutemelamangio" e di John Lennon che si era convertito alla macrobiotica.
Complimenti e auguri per la sua attività.
Michele Nardella
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